Martedì Santo 2025 – “intingerò il boccone e glielo darò”

Martedì Santo 2025
Giovanni 13, 21-33.36-38
“intingerò il boccone e glielo darò”

Siamo durante l’ultima cena, Gesù è turbato e confida che un apostolo lo tradirà. Ma nonostante lo abbia indicato dandogli un boccone, nessuno capisce che sarà Giuda. Forse perché era un uomo di fiducia, infatti gli era stata affidata la cassa del gruppo e non si aspettavano che potesse tramare un tradimento. Se vogliamo, sappiamo nascondere bene i pensieri che riteniamo distonici con l’ambiente nel quale ci troviamo! Ma Gesù lo sapeva…. Possiamo ingannare i fratelli, ma non Dio… Se capissimo che sarebbe un bene portare alla luce le nostre obiezioni, le nostre perplessità prima che diventino trame nascoste e si scivoli su ferite della fiducia! Ma fatichiamo a rivelarci, a confrontarci. Spesso abbiamo qualche interesse da difendere, qualche paura di rimetterci.
Nel vangelo di Giovanni non c’è il racconto dell’istituzione dell’Eucarestia, ma non manca un boccone che Gesù consegna… Solo a Giuda! E in quel gesto consegna tutto se stesso alla passione! Anche dentro il male Dio sa trarre il bene. È il brano delle presunte sicurezze, delle dichiarazioni di irreprensibilità, ma che si riveleranno fragili di fronte alle ostilità. Simon Pietro afferma che non rinnegherà mai, ma cadrà ripetutamente… L’amore di Dio non chiede la prestazione eroica, la spavalderia di chi nega la propria debolezza, ma è balsamo che cura le ferite, acqua di sorgente che sostiene il cammino di semplici discepoli che nella verità di sé si sentono amati.