Mercoledì Santo – “Sono forse io?”
Mercoledì Santo 2025
Matteo 26,14-25
“Sono forse io?”
Anche oggi siamo messi di fronte al racconto del tradimento di Giuda, il brano odierno è tratto dal vangelo di Matteo. In questa narrazione vi sono alcuni discepoli che all’affermazione di Gesù che uno di loro avrebbe tradito, provano tristezza e la esprimono con la domanda: “sono forse io?”. È un timore nobile che nasce dalla consapevolezza di essere fragili, che nella vita la paura può prendere il sopravvento pur volendo realmente bene, conoscono il dolore del proprio peccato. Anche Giuda pronuncia questa domanda, ma ha un suono diverso, una stonatura di ipocrisia. Si è già accordato con i sacerdoti per trenta denari. Non è una grande cifra, di certo non si “sistemava” per tutta la vita… Davvero consideri così poco il tuo “rabbi”? Ti ha deluso o non ti considera abbastanza? Non sapremo quello che ha portato Giuda a vendere la propria fedeltà e d’altronde non è poi così importante. Quello che è rilevante è se noi ci siamo rifugiati in finzioni o doppiezze nelle parole o nei fatti, in una fede senza convinzione. Forse una modalità diversa, più aperta, è possibile. L’accoglienza di Gesù per l’umanità che incontrava vale anche per noi! Cerchiamo e alimentiamo rapporti di amicizia e cammini spirituali nei quali si sia autentici, esponendo dubbi e domande, delusioni e rabbie. Lo sguardo di Dio non è giudicante e permette di dare voce alle lotte inferiori che viviamo. Per crescere occorrono radici profonde che solo il confronto e l’esposizione al vento della vita possono realizzare.